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venerdì 26 maggio 2017

DYD 369, E DYD IN GENERALE


Il 30 maggio esce il secondo episodio della serie regolare di Dylan Dog da me sceneggiato, si chiama Graphic Horror Novel, è il numero 369. Anche questa volta ho la fortuna sfacciata di avere una copertina grandiosa(vedi sopra), diegnata da Gigi Cavenago, mentre gli interni dell'albo sono realizzati da Montanari&Grassani e Paolo Bacilieri. Spero di riuscire a farmi una foto con tutti quanti insieme, così da riguardarla in vecchiaia in Polinesia e pensare "guarda che truppa!".

Aggiungo una postilla che forse dovevo fare l'altra volta, ma non ci avevo pensato:
Scrivo Dylan Dog tentando di raccontare, al meglio che posso, una storia di Dylan Dog. Intendo dire che lavorare alla serie regolare, per me, vuol dire lavorare sul canone bonelliano, sui suoi ritmi e per i suoi lettori. Dylan Dog è un personaggio così grande da appartenere ormai ai suoi appassionati, che,  spesso, solo dopo aver letto l'albo si curano di sapere chi l'abbia realizzato. Dylan Dog è un appuntamento con un amico pericoloso, bisogna raccontare una storia che sia quanto più pericolosa possibile, ma senza mai tradire il protagonista. E bisogna raccontarlo di concerto con i disegnatori e i curatori della testata, custodi dei tanti segreti del fumetto seriale.

In due parole, non sperimento a tutto campo, ma cerco di inserire la mia voce in una partitura rigida e solida. È come confrontarsi con un dogma e la serie regolare è la sua chiesa, qui sta il bello. Detto questo, in Graphic Horror Novel ci sono un sacco di stranezze, che iniziano fin dalla prima pagina.
Eccola:


Buon divertimento.